Nelle aziende è ormai diffuso l’uso del cloud computing, una tecnologia decisiva per sfruttare numerose risorse IT – tipo archiviazione, database e software – attraverso una rete di macchine (come internet) svincolando l’impresa dall’uso delle risorse locali o hardware. In questo equilibrio, però, emergono nuove professioni come quella del Cloud Architect.
Questa è una figura in grado di creare e gestire la tecnologia cloud all’interno di una determinata realtà aziendale. Cercando, quindi, di ottimizzare i processi in base a determinati budget. Una figura del genere è fondamentale nel momento in cui l’impegno in termini di architettura cloud diventa importante. Quindi, quali sono le caratteristiche di questa figura professionale specializzata nella gestione della “nuvola”?
Indice dei contenuti
Chi è e cosa fa il Cloud Architect?
Questa figura, solitamente un ingegnere, si occupa della progettazione e realizzazione di progetti cloud per aziende. Lo scopo del suo intervento è quello di semplificare l’uso di questa tecnologia e adeguarla alle esigenze dell’attività. Esigenze che riguardano anche la sicurezza, la flessibilità e la resilienza.
Lo studio teorico e la gestione pratica delle infrastrutture e dei servizi di cloud computing comprendono sia l’aspetto relativo al front-end (ovvero ciò che vedono gli utenti nel momento in cui usano le applicazioni cloud), sia l’infrastruttura che opera lato backend e che deve adeguarsi alle necessità aziendali. L’architetto del cloud lavora su entrambi i versanti ottimizzando un altro elemento strategico: il budget disponibile.
Quali sono le attività svolte?
Il lavoro del Cloud Architect comprende la progettazione della struttura generale di questa tecnologia IT in modo da rispondere alle esigenze aziendali, valutando i servizi più convenienti con il miglior rapporto qualità/prezzo. Una volta realizzata, l’architettura viene gestita e ottimizzata ma anche monitorata per eseguire dei test di sicurezza.
Il Cloud Architect deve essere in grado di avviare il progetto e adeguarlo alle esigenze settando reti, database, server e risorse necessarie ai dipendenti aziendali per poter sfruttare al meglio la flessibilità e le potenzialità di questa tecnologia corporate.
Oltre agli aspetti legati alla cybersicurezza, il Cloud Architect deve essere in grado di rispettare le normative e gli standard di conformità sia aziendali che legali. Tra i compiti fondamentali abbiamo anche tutte le pratiche di aggiornamento software, ottimizzazione periodica, monitoraggio per migliorare le performance.
Come diventare Cloud Architect
Già da qualche anno, il ruolo di esperto nel settore del cloud computing aziendale è uno dei più richiesti. Soprattutto quelle che investono in tecnologie IT, prestazioni avanzate e smart working (o lavoro da casa).
E può vantare uno stipendio di tutto rispetto. Il Sole 24 Ore ci ricorda che alcune delle figure più richieste del panorama generale sono quelle che ruotano intorno alla nuvola, come ad esempio systems engineer, lead software developer e, appunto, Cloud Architect. Ma quali sono i percorsi per diventare uno specialista?
In primo luogo c’è un percorso di studi da definire. Anche se non c’è uno standard ben definito o una laurea obbligatoria, il Cloud Specialist di solito è laureato in informatica o ingegneria. Poi ci sono indirizzi specifici e corsi dedicati che si possono seguire.
Un esempio: Master in cloud computing per l’Intelligenza artificiale e Internet of Things dell’università di Torino. Insieme alla formazione c’è la pratica: tra le richieste fatte a chi ambisce a un posto di Cloud Architect c’è l’esperienza sul campo. E la capacità di affrontare situazioni reali, magari in condizioni critiche.
Hard Skill
Un ingegnere cloud, in grado di gestire architetture complesse, deve avere una base solida nei linguaggi di programmazione. Lo stesso vale per sistemi operativi e fornitori di servizi cloud come, ad esempio, Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform.
A tal proposito, tra i requisiti di un esperto abbiamo attestati come l’AWS Certified Solutions Architect per chi ha esperienza nell’area IT on-premise, la Professional Cloud Architect Certification di Google, l’IBM Certified Solution Architect. Un profilo adeguato conosce i tool specifici per gestire le configurazioni, monitorare la sicurezza e le prestazioni.
Soft Skill
Non è solo una questione di tecnica e competenze verticali: un architetto del cloud è in grado di creare collaborazioni virtuose con i componenti di un team variegato, è sempre pronto ad aggiornare e migliorare le proprie skill e riesce a declinare le abilità in termini di ritorno degli investimenti e di soddisfazione del cliente.
In molti casi, uno dei limiti dei professionisti del settore cloud è l’orientamento completamente rivolto all’aspetto tecnico. Un professionista che risponde alle necessità aziendali riesce a declinare l’infrastruttura cloud non solo in termini tecnici ma in relazione agli obiettivi di business e alla soddisfazione del cliente.
Quanto guadagna un Cloud Architect
Le responsabilità e le competenze tecniche di un Cloud Engineer sono differenti, non è facile sviluppare hard e soft skill adeguate. Inoltre, la domanda di queste figure specializzate è in costante aumento. Di conseguenza, il salario medio di un Cloud Architect è elevato.
Secondo it.indeed.com, lo stipendio di questo professionista può raggiungere i 70.000 euro l’anno, in media siamo sui 45.000 euro e un neoassunto parte da circa 20.000 euro. Ovviamente queste sono cifre indicative, in realtà ci possono essere posizioni anche più interessanti dal punto di vista della remunerazione.
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