Un data center rappresenta una risorsa fondamentale per il business, qualsiasi sia il suo livello e la sua grandezza. Negli ultimi anni, molte imprese in tutto il mondo hanno potuto sperimentare un vantaggioso servizio: la colocation del data center. Questo servizio offre innumerevoli benefici alle imprese, riducendo le attività necessarie per la gestione di un data center.
Con il termine colocation si intende, infatti, una struttura di data center all’interno della quale l’azienda affitta uno spazio per i propri server o hardware di elaborazione. L’azienda installa le apparecchiature (hardware e server) utili per le quotidiane attività, mentre il provider mette a disposizione un ambiente sicuro, costantemente sotto controllo, ideale per la locazione del server. Il provider assicura, inoltre, una location in grado di rispondere alle esigenze di larghezza di banda dell’impresa.
Quali sono le tipologie di strutture di colocation, quali sono i vantaggi di questa formula e perché differisce dal cloud? In questo articolo, approfondiremo queste tre interessanti tematiche.
Indice dei contenuti
Tipi di strutture di colocation
I servizi di colocation si differenziano in base a specifici fattori, di tipo qualitativo e quantitativo. Sono tre le tipologie di strutture più comuni per la colocation del data center: colocation retail, wholesale e hybrid cloud-based.
Retail colocation
Con la colocation “al dettaglio” è possibile affittare uno spazio situato all’interno di un centro dati che corrisponde, nella maggior parte dei casi, a un rack o a un’area interna a un rack. Oppure, può essere affittata una stanza privata (caged room).
Wholesale colocation
La colocation “all’ingrosso” consente di affittare uno spazio all’interno del centro dati, ma a un costo più conveniente. A differenza della retail colocation, con la wholesale colocation si otterranno performance qualitativamente minori nell’ottica dello spazio disponibile e dell’energia fornita per il funzionamento delle strutture. Il centro dati, infatti, offre servizi migliori in caso di retail colocation.
Hybrid cloud-based colocation
La colocation cloud ibrida rappresenta una soluzione intermedia estremamente vantaggiosa, in quanto prevede una combinazione di affitto. Da un lato, si affitta uno spazio interno a un determinato centro dati, dall’altro, si affitta uno spazio presso un secondo centro dati in cloud.
Vantaggi della colocation data center
Per comprendere pienamente quali sono i vantaggi della colocation del data center, facciamo prima una premessa riguardo gli standard qualitativi e la classificazione del data center in generale.
I più importanti tra gli standard di riferimento per la classificazione dei data center, suddivisi in classi TIER, sono gli standard TIA-942. Questi ultimi chiariscono le indicazioni di massima riguardo gli spazi e il design del data center (comprendendo sia i criteri generali che i dettagli tecnici inerenti ai cablaggi, alla climatizzazione degli ambienti e altro). Sempre gli standard TIA-942 suddividono i data center in quattro livelli qualitativi:
- TIER I e TIER II. In queste due classi rientrano i data center in grado di garantire 28,8 ore all’anno di downtime (TIER I) e 22 ore all’anno di downtime (TIER II);
- TIERI III e TIER IV, sicuramente le due classi qualitative di maggior rilievo per un data center. In questo caso, il sistema è in grado di assicurare un tempo di attività maggiore e solo 1,6 ore (TIER III) o 0,4 ore (TIER IV) di downtime all’anno.
Tutte e quattro le classi TIER comprendono solo data center i quali dispongono di:
- alte capacità di deviare i carichi di lavoro istantaneamente su altri collegamenti;
- componenti ridondanti;
- UPS;
- le capacità di effettuare interventi di manutenzione (dall’impatto differente sulla funzionalità globale del servizio, in base alla classe TIER).
Maggiore è la classe TIER, maggiori saranno i costi (ma anche le performance) del data center.
In genere, un data center in colocation può offrire ottime performance in termini di:
- durata fisica;
- affidabilità;
- sicurezza fisica;
- potenza ridondante;
- conformità alle diverse normative;
- connettività incrociata;
- connettività Internet ridondante;
- supporto tecnico in loco.
La colocation rappresenta un’ottima soluzione per molteplici aziende, garantendo loro i seguenti vantaggi.
Riduzione dei costi
Affittare uno spazio in colocation permette di abbattere in modo sostanziale i costi di gestione di un data center, non dovendo investire nell’intervento di costruzione o espansione di questa struttura.
Libero utilizzo dei sistemi
I servizi di colocation del data center permettono al cliente di sfruttare sia il server che gli hardware di archiviazione in modo libero e rapido.
Sicurezza garantita
I centri dati dei provider rispettano protocolli di sicurezza fisica estremamente stringenti, utilizzando le più innovative tecnologie di sicurezza (telecamere, lettori biometrici, banchi per il check-in per il controllo degli ingressi). I sistemi, così, possono essere sorvegliati costantemente sia a livello fisico che su cloud, scongiurando l’eventualità di un attacco informatico o di intrusioni fisiche.
Gestione del rischio
La colocation del data center rientra all’interno di una strategia di ripristino dei dati utile a ridurre le percentuali di rischio. In caso di anomalia o evento nefasto esterno, come un disastro naturale, oppure nel caso di un’interruzione di corrente, la struttura di colocation permette di garantire la prosecuzione del servizio assicurando la continuità del traffico di rete.
Scalabilità
Le strutture di colocation consentono all’azienda di usufruire di uno spazio flessibile, diversificato in base alla crescita dell’azienda stessa. Se l’impresa cresce, quindi, si espanderà allo stesso tempo l’infrastruttura IT e con essa lo spazio utilizzabile in colocation. I provider modificano, in modo rapido ed efficiente, il pacchetto di servizi (dall’alimentazione alla sicurezza) sulla base delle nuove esigenze aziendali.
Supporto tecnico in loco
La colocation del data center offre un altro importante vantaggio, relativo al supporto tecnico: questo servizio viene fornito direttamente in loco ed è a carico del provider selezionato.
Colocation data center vs cloud
Oltre al servizio di colocation del data center, per poter usufruire di performance efficienti nell’ambito della gestione dell’infrastruttura IT è possibile prediligere una piattaforma di cloud housing. Quali sono le differenze tra colocation e cloud? Scopriamo le principali e le più importanti:
- conformità. La colocation risulta maggiormente conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati emesso dall’Unione Europea. I servizi cloud, infatti, devono archiviare un numero incredibile di dati di proprietà di diverse compagnie. Per l’archiviazione utilizzano strutture comuni e non server dedicati, esponendo la rete a un numero maggiore di rischi. Il provider, in caso di controllo, è responsabile delle problematiche e dei conflitti con le varie norme e i regolamenti. Ma è anche la compagnia a subire delle conseguenze, venendo accusata di inadempienza, qualora il provider non rispetti determinati requisiti normativi. Con la colocation il rischio di non conformità è notevolmente ridotto, in quanto è possibile avere sempre il massimo controllo sulla rete e sugli hardware, monitorando in modo autonomo la conformità alle normative;
- disaster recovery. Le soluzioni cloud permettono un recupero dei dati basato su cloud computing. Poiché i dati vengono archiviati su una piattaforma cloud remota, è possibile recuperarli istantaneamente anche in caso di interruzione, alleggerendo al contempo il sistema dallo stress provocato dall’interruzione stessa. I servizi di colocation del data center, pur non fornendo un piano di ripristino di emergenza, garantiscono ottime capacità di alimentazione ridondante e connessioni valide ISP. Ciò consente all’azienda di visitare il sistema backup oppure di spostare le infrastrutture in caso di criticità. Ma il noleggio di backup e lo sviluppo/implementazione di un sistema di ripristino comportano costi aggiuntivi;
- sicurezza. La colocation risulta più sicura rispetto al cloud hosting per quanto riguarda la sicurezza della rete. Il provider gestisce i costi inerenti alla componente fisica del quadro di sicurezza, mentre è l’azienda che gestisce un sistema operativo da remoto;
- connettività. Con la colocation è possibile aumentare, in modo rapido, l’output del server. La struttura del provider, infatti, garantisce massima scalabilità mettendo a disposizione tecnologie avanzate e un’ottima larghezza di banda. Un vantaggio importante a cui è possibile accedere senza l’esigenza di investire in dispendiose modifiche sul sistema. Invece, i contratti di hosting cloud comprendono un upgrade necessario delle infrastrutture di sistema ogni qualvolta le tecnologie subiscono un miglioramento. Il provider cloud, quindi, aggiorna continuamente i propri hardware di rete;
- costo. I servizi di colocation del data center presuppongono un investimento iniziale più oneroso rispetto al costo sostenuto per un servizio cloud. Bisogna, infatti, considerare le spese relative all’hardware e alla sua installazione presso un luogo fisico. I provider cloud, invece, propongono formule di pagamento basate su feature in crescita (in modo lento ma costante). Sul lungo termine, quindi, il costo di un servizio in cloud può essere maggiore (vista l’incredibile scalabilità e flessibilità che i provider mettono a disposizione) rispetto al costo della colocation del data center.
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