
Chi si occupa di sicurezza IT e gestione delle infrastrutture interne di un’impresa sa bene che è fondamentale proteggere la rete aziendale da attacchi ransomware. Anche perché questa minaccia può avere conseguenze importanti sull’equilibrio interno. E sulle finanze del tuo business. Ora qualcuno penserà che in realtà i cyber criminali attaccano solo le grandi corporate, dove possono massimizzare gli introiti delle azioni malevoli.
Non è così. Gli attacchi ransomware colpiscono imprese di tutte le dimensioni, comprese piccole realtà locali. Sembra impossibile ma è così: chi si attiva in questa direzione, e si dedica al crimine digitale, sa bene che spesso sono le PMI a offrire il fianco a queste minacce. Proprio perché non sono adeguatamente blindate.
Chiaro, una multinazionale può mettere in campo risorse immense (il costo di un ransomware recovery si avvicina ai 2 milioni di dollari per le grandi realtà). Mentre la realtà locale tende a sorvolare su alcuni passaggi fondamentali. Risultato? Il criminale digitale ha vita facile. Ma non temere, ecco come proteggere la tua rete aziendale da attacchi ransomware nel 2025.
Indice dei contenuti
Quali sono le criticità della tua azienda?
Per tutelare la tua rete aziendale dai ransomware nel 2025 devi valutare i punti deboli che possono permettere l’accesso ai malintenzionati. Tu sai come funziona il ransomware, vero? Si tratta di un attacco portato avanti da cybercriminali che infettano il sistema aziendale con un malware in grado di criptare i file. Per poi chiedere un riscatto. Gli attacchi ransomware possono entrare nella rete in diversi modi.
Email di phishing con allegati infetti
Uno dei metodi più comuni, ma anche efficaci se non c’è la giusta formazione da parte dei dipendenti. I malintenzionati inviano email che sembrano normali comunicazioni ufficiali, ma in realtà contengono file malevoli (tipo documenti Word o PDF). Basta un click e la vittima attiva il malware che infetta il sistema.
Vulnerabilità nei server esposti su internet
Sai come funzionano i ransomware? Queste minacce possono sfruttare non solo la disattenzione dei dipendenti ma anche falle di sicurezza nei server connessi alla rete. Ad esempio, possono trovare grandi alleati nei software non aggiornati o mal configurati. In questo modo il ransomware può accedere.
Accessi RDP non protetti o con password deboli
Se il protocollo RDP che utilizzi per l’accesso remoto al desktop non è protetto nel miglior modo possibile stai offrendo il fianco ad attacchi ransomware molto pericolosi. Questo avviene se, ad esempio, hai password deboli o procedi senza autenticazione a più fattori. In queste circostanze, chi si dedica al cybercrimine può accedere senza problemi ai sistemi da remoto e installare il ransomware.
Chiavette USB compromesse o dispositivi BYOD
Ecco un altro problema che può mettere a rischio la sicurezza della rete aziendale e promuovere la diffusione dei ransomware. Ipotesi principale: un dispositivo infetto, come una chiavetta USB o un laptop non sicuro, si collega alla rete aziendale. Se c’è una minaccia in questi hardware, parte la diffusione del ransomware che in un attimo si diffonde e infligge danni importanti.
5 segnali per capire se la tua rete è a rischio
Chiaramente, sarà un’azienda specializzata in cybersicurezza a darti la risposta definitiva dopo un’attenta analisi delle criticità. Ed è questa la soluzione migliore per avere ben presente la condizione della propria sicurezza aziendale.
Ma ci sono dei segnali chiari che ti possono suggerire in tempi rapidi se è necessario ripensare alla sicurezza contro gli attacchi ransomware per la tua azienda.
- Non hai un backup isolato (offline o immutabile) per mettere al sicuro i tuoi dati. Questo è un punto da correggere per prevenire gli attacchi da ransomware.
- Tutti i dispositivi sono sulla stessa rete, senza segmentazione: un problema da risolvere per evitare che la minaccia si propaghi senza un limite.
- I dipendenti usano password semplici o condivise, ed è un segnale da considerare per mettere al sicuro la tua rete aziendale.
- Non c’è un sistema di monitoraggio centralizzato. Inutile ignorare questo punto: controllare e gestire al meglio i log è fondamentale per aumentare la sicurezza.
- Non hai mai fatto un penetration test o audit di sicurezza. C’è bisogno di una verifica periodica per controllare se l’infrastruttura è in grado di affrontare le minacce.
C’è un solo punto della lista che viene meno? Allora c’è un problema che mette a rischio l’azienda rispetto alle minacce ransomware. Ecco alcuni suggerimenti da mettere in campo per fronteggiare gli attacchi informatici.
Soluzioni efficaci per proteggere la tua rete nel 2025
Una gestione avanzata dei ransomware a livello aziendale non ammette vie di mezzo o incertezze: bisogna agire velocemente e in modo mirato per mettere al sicuro gli endpoint e per applicare una serie di buone pratiche interne. Da dove inizia questo percorso virtuoso? Ecco le misure che ogni azienda dovrebbe adottare per proteggersi dagli attacchi ransomware.
EDR (Endpoint Detection & Response)
Il primo passo da mettere in pratica per proteggere la rete aziendale da ransomware nel 2025: utilizzare un EDR (o ancora meglio un XDR) in grado di monitorare in tempo reale l’attività dei dispositivi che si connettono. In modo da bloccare comportamenti anomali che potrebbero essere collegati a un attacco ransomware.
Con un buon lavoro di endpoint protection garantisci sicurezza e protezione alla tua azienda ma hai bisogno di tool: l’EDR ti aiuta in questo percorso perché riesce a individuare e respingere un file malevolo anche se non è noto ai classici antivirus. In sintesi, controlla la sicurezza dei singoli accessi, monitora cosa accade negli endpoint e blocca le minacce. Vuoi migliorare la sicurezza aziendale? Devi capire come scegliere il tuo EDR.
Firewall con DPI (Deep Packet Inspection)
Un ottimo punto da mettere in pratica per proteggere la tua rete aziendale dai ransomware perché il Firewall con DPI filtra il traffico e blocca malware noti. Ma anche la condizione Zero Day Exploit in grado di sfruttare i difetti e i buchi presenti nei software. Ciò avviene perché questo sistema di sicurezza analizza in profondità i pacchetti di dati che transitano attraverso una rete, indirizzi IP, porte di origine e destinazione, protocolli.
Backup immutabili e isolati
Un’ottima soluzione per migliorare la sicurezza delle reti aziendali, così il ransomware non può compromettere queste copie di sicurezza. La gestione dei backup dei dati sensibili non è un passaggio da ignorare e gestire senza una determinata competenza.
Ad esempio, puoi prevedere delle copie di sicurezza immutabili che non possono essere modificate o cancellate per un periodo di tempo definito. Al tempo stesso, ci sono gli air-gapped backup che sono fisicamente o logicamente separati dalla rete principale per avere un ulteriore passaggio di sicurezza.
Controllo degli accessi (Zero Trust)
La regola che tutti dovrebbero seguire: ogni utente ha accesso solo alle risorse che gli servono, niente di più. Grazie a questo principio di buon senso è possibile ridurre i pericoli e proteggere la rete aziendale da ransomware nel 2025. La sicurezza Zero Trust si basa sul principio del never trust, always verify: mai fidarsi, controlla sempre. E qui puoi trovare un’ottima guida che ti permette di applicare al meglio questa metodologia in azienda.
Formazione continua del personale
Ultimo punto ma fondamentale perché la prima linea di difesa è l’utente. C’è bisogno di una campagna di prevenzione in grado di formare i dipendenti in modo da evitare che ci siano comportamenti in grado di avvantaggiare i malintenzionati.
Ad esempio, può essere una buona idea creare una serie di email simulate di phishing che aiutano a prevenire incidenti. Perché mostrano materialmente quali sono i punti da osservare per evitare ransomware.
Cosa possiamo fare per te: soluzione IT Impresa
Un tipo di minaccia come il ransomware non può essere affrontata con un semplice antivirus o dei consigli di massima su come riconoscere email sospette: c’è bisogno di un percorso ben definito, un passaggio chiave per trasformare una condizione critica in sicura. Noi abbiamo pensato a un pacchetto di attività che consentono di mettere in sicurezza le reti aziendali dagli attacchi ransomware. Ecco i passaggi essenziali:
- Mappare e analizzare l’infrastruttura IT per avere una fotografia dettagliata di come è stata definita la rete aziendale. In questo modo possiamo individuare subito i punti deboli e le criticità che possono essere usate dai malintenzionati.
- Correggere le vulnerabilità esistenti con interventi tecnici ad hoc. Se il punto precedente ci aiuta a capire quali sono i problemi da risolvere, qui ci dedichiamo all’aspetto pratico per proteggere la rete aziendale da ransomware.
- Implementare soluzioni di sicurezza su misura in modo da evitare problemi in futuro. Dopo aver risolto i nodi critici, il lavoro passa alla prevenzione attiva per contrastare le minacce che potrebbero mettere a repentaglio i dati aziendali.
- Monitorare lo stato della rete. Dobbiamo bloccare attacchi base e avanzati, casi di malware e traffico sospetto che potrebbe nascondere ransomware. Il monitoraggio è fondamentale anche per i report dettagliati sul traffico di rete.
Riuscire a implementare tutto questo per contrastare i cybercriminali in modo efficace, sempre nel rispetto di norme come quelle del GDPR e NIS2, ma seguendo le caratteristiche della singola azienda non è facile. Per questo è importante affidarsi ad aziende specializzate in cybersecurity.
Vuoi proteggere la tua attività dai ransomware?
Questo è il modo giusto per tutelare la rete aziendale da ransomware nel 2025: prendere consapevolezza del pericolo ma anche delle possibilità per prevenire questi rischi che possono costare non poco alla tua impresa. Contattaci subito compilando il form che trovi in basso o consultando la nostra pagina dedicata per avere maggiori informazioni sulla soluzione IT Impresa.
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