Il panorama tecnologico moderno, vivo e in costante evoluzione, offre alle imprese una moltitudine di strumenti in grado di rispondere a specifiche esigenze. In questo contesto rientra il PaaS: un vero e proprio catalizzatore di innovazioni, capace di offrire un approccio rivoluzionario allo sviluppo, distribuzione e gestione delle applicazioni.
Le imprese scelgono il PaaS per le sue incredibili caratteristiche: velocità, semplicità di utilizzo, flessibilità. Caratteristiche che si trasformano in vantaggi concreti per l’azienda. Scopriamo cos’è il PaaS, come funziona e quali sono le differenze tra PaaS, SaaS e IaaS.
Indice dei contenuti
Cos’è il PaaS (Platform as a Service)?
Il Platform as a Service rappresenta un innovativo modello di cloud computing capace di fornire una piattaforma cloud completa (composta da software, hardware e infrastruttura) utile all’esecuzione, allo sviluppo e alla gestione di applicazioni.
Il PaaS, rispetto all’infrastruttura on-premise, è decisamente meno costoso, più flessibile e meno complesso. Il provider di servizi PaaS ospita tutta la struttura all’interno del datacenter di proprietà: l’azienda potrà mantenere server, reti, memoria, database, strumenti di sviluppo e sistema operativo all’interno di questo contenitore in cloud.
Le aziende possono costruire, testare, eseguire, aggiornare, distribuire e scalare le applicazioni in modo estremamente rapido ed economico.
Vantaggi principali del PaaS
Scegliere il servizio PaaS può garantire importanti vantaggi alle aziende moderne. In particolare, i benefici di questo approccio sono:
- garanzia di un time-to-market più rapido, poiché con PaaS non occorre acquistare e installare hardware e software, né costruire una piattaforma di sviluppo delle applicazioni. L’azienda può collegarsi al servizio PaaS in cloud del provider e iniziare istantaneamente il provisioning delle risorse;
- massima scalabilità. Il servizio PaaS permette di acquistare capacità aggiuntiva di networking, di storage e di calcolo, impiegandola immediatamente ed evitando che tale capacità rimanga inutilizzata durante i periodi di basso traffico. Ciò assicura una maggiore capacità di affrontare i picchi imprevisti;
- accesso rapido a una molteplicità di risorse: dai sistemi operativi ai database, dal middleware agli strumenti di sviluppo. Tutte risorse accessibili in modo versatile e conveniente;
- meno rischi e più libertà di sperimentazione, in quanto con PaaS è possibile testare nuovi linguaggi, strumenti e sistemi operativi senza dover investire nell’acquisto dell’infrastruttura necessaria;
- riduzione dei costi complessivi. Il servizio PaaS abbatte i costi in conto capitale legati alla costruzione e alla scalabilità di una piattaforma applicativa. Inoltre, il PaaS permette di ridurre i costi di licenza del software e la spesa complessiva dedicata alla gestione delle applicazioni;
- più flessibilità per il team di sviluppo. L’ambiente di sviluppo software, condiviso da tutti i membri del team, garantisce l’accesso immediato a tutte le risorse indipendentemente dalla loro posizione fisica.
Come funziona il PaaS
Una soluzione PaaS è composta, generalmente, da tre elementi:
- un’infrastruttura cloud, la quale presenta un software del sistema operativo, la rete, il firewall, le macchine virtuali e lo storage;
- un software per la creazione, gestione e implementazione delle applicazioni;
- un’interfaccia grafica utente, chiamata anche GUI, utilizzata dai team di DevOps e di sviluppo per l’esecuzione delle attività durante l’intero ciclo di vita dell’applicazione.
Gli sviluppatori accedono, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, ai servizi PaaS e a tutti gli strumenti in esso contenuti. In questo modo, possono testare e creare nuove applicazioni, lavorare sui singoli progetti e distribuire prodotti finiti. Le applicazioni vengono progettate in PaaS mediante l’utilizzo di middleware (come servizi di messaggistica, database o soluzioni per la sicurezza), senza la necessità di gestire o configurare separatamente l’infrastruttura associata.
Permettendo allo sviluppatore di concentrarsi sulla scrittura del codice e sull’ideazione di funzionalità innovative, il PaaS incentiva la collaborazione mettendo a disposizione del team un ambiente cloud gestito.
I provider di PaaS offrono al cliente un gran numero di servizi di cloud computing, come ad esempio la virtualizzazione, il runtime o i server.
Tipi di PaaS
La poliedricità delle soluzioni PaaS riflette contesti ed esigenze anche molto differenti: ogni tecnologia viene progettata per ottimizzare le performance e il lavoro di team impegnati in diversi settori.
In particolare, i tipi di PaaS più impiegati sono:
- AIPaaS, un’infrastruttura appositamente progettata per consentire agli sviluppatori di costruire applicazioni personalizzate di AI (Artificial Intelligence). Questa tipologia di PaaS include modelli di apprendimento automatico o profondo, che vengono preventivamente addestrati e che possono essere utilizzati in formato standard o personalizzati. In più, l’AIPaaS presenta API in grado di integrare specifiche capacità AI, quali la conversione speech-to-text o il riconoscimento vocale, in applicazioni nuove;
- cPaaS (Communication Platform as a Service). Trattasi di un PaaS che consente agli sviluppatori di aggiungere abilità vocali, video e messaggistica alle applicazioni, senza la necessità di investire in software e hardware ad hoc;
- iPaaS (Integration Platform as a Service). Questa soluzione viene impiegata per l’integrazione delle applicazioni e permette di collegare dati, processi e servizi in modo standardizzato. I dati vengono integrati da cloud pubblico, privato o da ambienti on-premise, senza dover acquistare e gestire hardware middleware o software di integrazione del backend;
- mPaaS (Mobile Platform as a Service). Questo PaaS semplifica lo sviluppo delle applicazioni progettate per dispositivi mobili. Esso fornisce metodologie a basso codice per accedere a specifiche caratteristiche del dispositivo, come il microfono, il sensore di movimento, il GPS o la fotocamera.
IaaS, PaaS e SaaS: Differenze
IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service), rappresentano tre diversi modelli di servizi cloud. Le principali differenze tra i tre modelli coinvolgono la gestione dell’infrastruttura, il livello di astrazione fornito e il focus principale delle attività degli utenti.
Valutiamo meglio questi aspetti nella tabella di seguito.
Caratteristica | IaaS | PaaS | SaaS |
Gestione infrastruttura | Gestione elevata da parte dell’utente, che ha la responsabilità di configurare, gestire e mantenere macchine virtuali, reti e storage. | Bassa gestione, in quanto è il fornitore che gestisce il sistema operativo, i servizi middleware e la struttura sottostante. | Gestione minima, poiché il provider gestisce sia la struttura che l’applicazione stessa. |
Livello di astrazione | Basso livello di astrazione. L’utente controlla in modo diretto le risorse virtuali sottostanti. | Livello intermedio di astrazione. L’utente si focalizza sullo sviluppo e sulla distribuzione delle applicazioni. | Alto livello di astrazione. L’utente interagisce con l’applicazione ma non ha visibilità diretta sull’infrastruttura. |
Focus utente | Gestione dell’infrastruttura. L’utente deve gestire le configurazioni dettagliate. | Sviluppo e distribuzione delle applicazioni. Il fornitore gestisce middleware e infrastruttura. | Utilizzo delle applicazioni. Non vi è necessità di gestire alcun componente software o elemento dell’infrastruttura. |
Esempi e casi d’uso del Platform as a Service
PaaS è in grado di semplificare e favorire numerose attività legate al settore IT. Valutiamo alcuni casi d’uso del PaaS:
- sviluppo e gestione API per la condivisione di dati e funzionalità tra le applicazioni;
- sviluppo di applicazioni IoT (Internet of Things) ed elaborazione real-time dei dati da esse generati;
- migrazione cloud e sviluppo cloud nativo tramite replatforming (l’applicazione viene spostata nel cloud modificandola affinché risulti più scalabile) o refactoring (riprogettando una parte o tutta l’applicazione impiegando tecnologie cloud native);
- strategia hybrid cloud con integrazione di servizi cloud pubblici, cloud privati e infrastrutture on-premise. Viene creato un ambiente di calcolo distribuito e unificato altamente flessibile, che consente all’impresa di scalare i carichi di lavoro sui modelli di calcolo più appropriati;
- sviluppo veloce e DevOps. PaaS può offrire ambienti totalmente configurati per automatizzare il ciclo di vita delle applicazioni software, dall’integrazione alla consegna, dalla distribuzione alla verifica.
Due gli esempi tra i più rinomati di infrastruttura PaaS:
- Microsoft Azure App Service. Microsoft propone diverse soluzioni PaaS, progettate a seconda delle esigenze, come Azure App Service che consente di creare, ospitare e scalare applicazioni web e mobili. Azure Functions, invece, è un servizio di calcolo serverless che favorisce l’esecuzione del codice di risposta a un evento senza l’esigenza di gestire l’infrastruttura sottostante. Azure SQL Database, infine, è un PaaS che fornisce un servizio database totalmente gestito;
- Google App Engine, una piattaforma PaaS proposta da Google Cloud che permette di creare e gestire applicazioni all’interno di un ambiente serverless. Questo ambiente offre un modello di scalabilità automatica, un supporto multi-linguaggio (Java, Go, Python e altri) e servizi integrati dedicati a database, storage e altri aspetti legati allo sviluppo delle applicazioni.
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