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ChatGPT: Cos’è, cosa chiedergli, a cosa serve e come usarlo gratis

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ChatGPT: Cos’è, cosa chiedergli, a cosa serve e come usarlo gratis
Data di pubblicazione: 1 Novembre 2023Autore: Alessandro Achilli

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale conversazionale ha fatto passi da gigante e ChatGPT ne è la prova: innumerevoli le piattaforme e i modelli progettati e recentemente affinati. Al giorno d’oggi, le macchine hanno acquisito una capacità sempre maggiore di comprendere e rispondere al meglio agli input forniti dal linguaggio umano.

Protagonista indiscussa del dibattito e dell’innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale conversazionale è lei: la ChatGPT, la chat Generative Pretrained Transformer. Questo strumento permette di elaborare il linguaggio naturale in modo versatile ed efficiente, impiegando algoritmi avanzati di apprendimento automatico per la generazione di risposte del tutto simili a quelle fornite da un utente umano.  

Cosa è in grado di offrire ChatGPT? Cosa è possibile chiedergli e come utilizzare questa piattaforma in modo efficace e gratuito? Scopriamo tutto quello che dovresti sapere riguardo il funzionamento di ChatGPT.

Indice dei contenuti

  • Cos’è ChatGPT
  • Chi l’ha creato? 
  • Cosa puoi chiedere a ChatGPT? 
    • Dati di addestramento
    • Mancata verifica delle fonti
    • Mancanza di un contesto
    • Prompt ambigui
    • Bias nei dati di addestramento
    • Limiti nella conoscenza
    • Obiettivo: generazione rapida
  • Come funziona la ChatGPT
  • A cosa serve ChatGPT 
    • Assistenza automatizzata
    • Traduzione dei testi
    • Generare contenuti testuali 
    • Generare un codice
  • Dove si trova e come usarlo gratis
  • Sfide e limiti 
  • Potenziali pericoli e minacce 
  • Ci sono differenze tra ChatGPT e altre intelligenze artificiali? 
  • Trucchi per usare in modo migliore ChatGPT

Cos’è ChatGPT

ChatGPT, acronimo di Generative Pretrained Transfrormer, è un chatbox progettata per rispondere, in modo puntuale e accurato, alle domande dell’utente. ChatGPT è un tipo di bot con capacità linguistiche estremamente potenti.

Questo nuovo modello linguistico è stato formulato a partire dall’AI language model e può essere impiegato per:

  • eseguire debug di codice;
  • generare immagini;
  • rispondere alle richieste di follow-up;
  • generare raccomandazioni artistiche AI;
  • generare testi coerenti sulla base di input specifici, contribuendo alla stesura di articoli, saggi, canzoni, poesie, e-mail, sceneggiature, codice e debug del codice, ricette e informazioni turistiche.

ChatGPT è in grado di correggere i testi scritti e di rilevare eventuali errori, di individuare premesse errate e di rifiutare domande non pertinenti o ritenute poco consone. Nel momento in cui l’utente invia un messaggio, ChatGPT elabora l’input e lo utilizza per generare una risposta il più possibile pertinente, mediante una vera e propria conversazione.

Chi l’ha creato? 

ChatGPT è un chatbox creato da OpenAI. Questa organizzazione no profit si occupa della ricerca sull’intelligenza artificiale e, creando ChatGPT, ha sviluppato uno strumento AI conversazionale teso a rispondere in modo pertinente alle domande/input dell’utente. Obiettivo del progetto di OpenAI, in collaborazione con Microsoft, è quello di migliorare il modo in cui l’uomo interagisce con le macchine, supportando una serie di applicazioni e di servizi. 

L’addestramento di ChatGPT (e ChatGPT 3.5) è stato svolto su un’infrastruttura di supercomputing di intelligenza artificiale di Azure, mediante la partnership tra Microsoft e OpenAI.

Cosa puoi chiedere a ChatGPT? 

ChatGPT è in grado di rispondere a una varietà pressoché infinita di domande e di richieste, anche molto specifiche. È possibile rivolgere domande riguardanti diversi argomenti e tematiche, utilizzando questo strumento in qualità di assistente virtuale per lo svolgimento di task specifici. A volte, però, ChatGPT può produrre risposte errate o inesatte: ciò dipende dai fattori che vedremo nei prossimi paragrafi.

Dati di addestramento

ChatGPT lavora su un modello di addestramento che prevede una quantità abnorme di testo, tratto prettamente da Internet. Facendo riferimento ai testi e alle informazioni rilevate online, lo strumento non è sempre in grado di individuare le risposte errate o inesatte. Online, inoltre, sono presenti numerosi testi che contengono dati non verificati e opinioni personali: ChatGPT utilizza tutte queste risorse per generare risposte che, quindi, potrebbero risultare non del tutto affidabili. 

Mancata verifica delle fonti

Attualmente, ChatGPT non è in grado di verificare le fonti utilizzate per rispondere agli input dell’utente. Questo strumento, inoltre, utilizza fonti che potrebbero risultare obsolete in quanto derivanti da informazioni non aggiornate. 

Mancanza di un contesto

Essendo uno strumento AI, ChatGPT non è in grado di comprendere il contesto rapportato al mondo reale, come solo un essere umano può fare. Pertanto, genera risposte basandosi sulle associazioni di parole presenti nel suo addestramento. Ciò si trasforma in una mancata capacità di tenere conto delle sfumature del contesto di riferimento. 

Prompt ambigui

Il fattore che incide maggiormente sulla qualità e sull’accuratezza delle risposte fornite da ChatGPT è il prompt. La chiarezza e la specificità del prompt è essenziale, poiché permette a ChatGPT di offrire risposte più pertinenti, evitando interpretazioni scorrette, ambiguità e una mancanza di chiarezza nella domanda. 

Bias nei dati di addestramento

I dati di addestramento possono essere soggetti a bias o pregiudizi: in tal caso, ChatGPT tenderà a perpetuare tali bias riportandoli nelle risposte generale. ChatGPT risulta, quindi, essere uno strumento in grado di fornire risposte culturalmente poco pertinenti, poco sensibili o addirittura discriminatorie. 

Limiti nella conoscenza

Trattandosi di uno strumento di Intelligenza Artificiale, ChatGPT ha una conoscenza limitata rispetto all’essere umano riguardo argomentazioni particolarmente tecniche, specifiche o specialistiche. 

Obiettivo: generazione rapida

Uno degli obiettivi primari di ChatGPT è la generazione rapida di una risposta il più possibile chiara e coerente. La velocità, però, rappresenta un fattore di rischio per le risposte ottenute, che possono risultare estremamente imprecise, semplificate, generiche e prive di dettagli essenziali. 

Come funziona la ChatGPT

ChatGPT, strumento creato per supportare l’utente durante l’interazione con il modello di linguaggio GPT-3 (Generative Pretrained Transformer rilasciato nel 2020 da OpenAI), utilizza il deep learning per la produzione di testi del tutto simili a quelli scritti da un essere umano. ChatGPT è in grado di gestire diversi task: dalla fornitura di risposte a determinati input e domande, fino alla traduzione automatica dei testi. 

Per comprendere il funzionamento di ChatGPT occorre fare una premessa, inerente alla tecnologia che sta alla base dell’elaborazione del linguaggio naturale. Tale tecnologia, il Natural Language Processing (NLP) è una particolare branca dell’intelligenza artificiale focalizzata sull’interazione tra computer e linguaggio umano. 

ChatGPT impiega la tecnologia NLP per comprendere i modelli e le sfumature del linguaggio umano, con la finalità di offrire risposte il più coerenti possibile. ChatGPT, legato a un complesso modello di machine learning, dimostra un’ottima capacità di apprendimento automatico, pur essendo soggetta a imperfezioni. Gli algoritmi di machine learning vengono addestrati sulla base di una grande quantità di dati, forniti da testi provenienti da articoli, contenuti web, enciclopedie, libri e conversazioni umane. 

ChatGPT vanta un’importante fluidità nel linguaggio e la capacità di fornire risposte naturali: queste caratteristiche dipendono dalle abilità messe in campo dagli istruttori umani, responsabili dell’apprendimento supervisionato e di rinforzo. Inoltre, l’addestramento è stato organizzato e svolto su cloud da Azure di Microsoft. 

ChatGPT segue il prompt fornito dall’utente, impiegandolo come una vera e propria guida per l’elaborazione del testo e per la realizzazione di risposte il più possibili coerenti e personalizzate. Lo strumento, inoltre, vanta una buona capacità di imparare dalla conversazione che si svolge, in modo diretto e tramite la chatbox, con l’utente che lo utilizza. Ciò rende ChatGPT in grado di adattarsi allo stile dell’interazione e alle richieste dell’utente, offrendo risposte personalizzate sulla base delle esigenze del singolo utilizzatore. 

A cosa serve ChatGPT 

Generare contenuti utili per la definizione e l’esecuzione di una strategia di marketing digitale. Generare contenuti tesi a fidelizzare l’utente: questi sono solo due dei task che è possibile svolgere con l’ausilio di ChatGPT.

ChatGPT, infatti, può essere impiegato per svolgere una serie di attività, tra cui:

  • esecuzione di ricerche online;
  • creazione di un codice informatico;
  • proposta di idee di brainstorming;
  • personalizzazione delle istruzioni;
  • automazione di alcuni passaggi del processo di vendita;
  • automazione delle risposte e dei servizi in fase di customer care, successiva all’acquisto di un prodotto da parte del cliente;
  • traduzione di testi;
  • semplificazione del processo di onboarding dei clienti;
  • razionalizzazione dei processi mediante automazione;
  • trascrizione di un testo e possibilità di eseguire un suo riassunto;
  • sviluppo di app e videogiochi;
  • creazione di dialoghi e sceneggiature.

ChatGPT, in sostanza, può fornire risposte immediate a utenti che desiderano effettuare ricerche non impiegando necessariamente Google. Può essere utile per la stesura di paper accademici, saggi brevi, domande per un’intervista ma anche titoli per un piano editoriale, ricette, poesie e sceneggiature. 

L’enorme potenzialità offerta da ChatGPT permette all’utente di velocizzare il processo produttivo, soprattutto nel momento in cui l’utente sottopone lo strumento a un’accurata verifica di fonti e citazioni. 

Trattandosi di uno strumento particolarmente versatile, ChatGPT può essere impiegato da:

  • professionisti, per generare contenuti di alta qualità. Il professionista può creare contenuti di valore riducendo le tempistiche utili per la stesura di articoli web, contenuti di marketing, PPT e altro;
  • aziende, che possono implementare lo strumento direttamente sul proprio sito web per fornire assistenza istantanea al cliente, migliorando l’efficienza del servizio clienti;
  • studenti, i quali possono trovare in ChatGPT una risposta veloce ed efficiente per comprendere concetti molto complessi o per migliorare le proprie capacità di scrittura. 

Nei seguenti paragrafi valuteremo le principali funzioni di ChatGPT per professionisti, aziende e utenti finali.

Assistenza automatizzata

ChatGPT permette di migliorare l’esperienza offerta al cliente durante la richiesta di assistenza, fornendo risposte veloci e accurate in modo del tutto automatico. La chatbox viene programmata affinché sia capace di rispondere velocemente alle richieste del consumatore. Ciò si traduce in un risparmio in termini di costi relativi all’assistenza clienti.

È possibile integrare ChatGPT con sistemi e CRM esistenti, rendendo automatico il processo di risposta alle domande frequenti degli utenti. Lo strumento, inoltre, è in grado di generare risposte dettagliate ed esperienze personalizzate sulla base dei dati raccolti dalle interazioni con i clienti precedenti. Ciò rende più fluido ed efficace il percorso di assistenza al cliente. 

Traduzione dei testi

ChatGPT può creare e tradurre contenuti in 95 lingue differenti, in modo del tutto automatico. In generale, per ottenere una traduzione efficiente è bene controllare che il testo (copiato e incollato nella chatbox e corredato da un prompt efficace), sia privo di termini ingannevoli. ChatGPT risolve eventuali errori relativi alla struttura logica della frase o alla sintassi. Se necessario e quando espressamente richiesto, ChatGPT fornisce una traduzione colloquiale piuttosto che una traduzione letterale. 

Generare contenuti testuali 

Per generare un testo in modo rapido, è sufficiente inserire un prompt adeguato e attendere la risposta di ChatGPT. Lo strumento consente di:

  • rigenerare il testo quando l’utente ritiene di non aver ottenuto una risposta valida alla propria domanda;
  • raccogliere i feedback dell’utente, che può giudicare la risposta cliccando sulle icone “mi piace” o “non mi piace”;
  • raccogliere le note rilasciate dall’utente.

Generare un codice

ChatGPT è in grado di generare un codice, di programmare meta description per pagine web e di creare script in diversi linguaggi di programmazione, fornendo una spiegazione adeguata per ogni passaggio svolto. 

Dove si trova e come usarlo gratis

ChatGPT è ospitato sul sito di OpenAI nelle due versioni: gratuita (GPT 3.5) e a pagamento (GPT 4). Quest’ultima risulta essere estremamente più potente, dettagliata e precisa rispetto alla risorsa gratuita. 

Per iniziare a usare ChatGPT occorre collegarsi al sito web ufficiale, attivare un account ed effettuare la registrazione (che prevede l’inserimento di nome, cognome, numero di telefono e l’invio del codice di verifica che verrà inoltrato via SMS). L’utente può scegliere di registrarsi utilizzando una e-mail Google oppure Microsoft. 

Al termine della procedura di registrazione, è possibile iniziare a utilizzare ChatGPT inserendo una richiesta nel campo di digitazione situato a fondo pagina. Successivamente, occorre cliccare sull’icona in basso a destra (la freccia bianca su sfondo verde) e inviare la richiesta. Bisogna, infine, attendere la risposta da parte dell’algoritmo di ChatGPT e valutarne l’efficacia e l’esattezza. A domande semplici ChatGPT risponde in modo istantaneo. A domande articolate, ChatGPT risponde nel giro di qualche minuto. 

Per i primi approcci è possibile testare, in modo gratuito, ChatGPT 3.5 in modo da conoscere e imparare a utilizzare la risorsa. Per i professionisti e le aziende, invece, ChatGPT Pro rappresenta una fonte importante per la generazione di risposte efficienti. Questa risorsa consente di accedere a numerose funzioni. 

Sfide e limiti 

Nonostante le incredibili potenzialità di ChatGPT, questo strumento presenta determinati limiti e propone alcune sfide. La risorsa, infatti, va utilizzata con cautela poiché non è in grado di comprendere in modo intrinseco il mondo reale, il contesto di una conversazione o le sfumature di linguaggio. Tutto ciò può trasformarsi in risposte irrilevanti, errate o inappropriate, mancanti di buon senso. 

Uno dei grandi limiti di ChatGPT è quello di ignorare gli eventi in corso, poiché la risorsa impiega fonti risalenti al 2021. Pertanto, per avere contenuti più aggiornati non è possibile fare affidamento su ChatGPT.

Ulteriore limite dello strumento riguarda l’utilità in determinate situazioni: per generare contenuti creativi o dal forte impatto emotivo, ad esempio, non risulta essere un’alternativa valida in quanto non in grado di fornire risposte legate a concetti astratti. ChatGPT risponde a domande specifiche, basate su fatti, e difficilmente può rispondere a domande a risposta aperta o astratte. 

Un limite che può essere trasformato in un punto di forza riguarda la qualità delle istruzioni fornite allo strumento: più dettagliate saranno le istruzioni, maggiore sarà la probabilità che ChatGPT fornisca risposte specifiche e sofisticate. Meno istruzioni si offriranno allo strumento, più è probabile che lo strumento non comprenda pienamente l’output e generi confusione. 

Un altro limite di ChatGPT: i pregiudizi. Questo strumento presenta pregiudizi intenzionali incorporati che ne compromettono il valore e la neutralità. Infine, lo strumento, basandosi su modelli statistici appresi mediante i dati di addestramento (che comprendono molte informazioni in inglese) potrebbe non essere in grado di generare testi creativi e originali, o non comprendere completamente le altre lingue. 

Una delle maggiori preoccupazioni legate all’utilizzo di ChatGPT riguarda il tema della privacy: la sterminata quantità di dati con cui questo strumento entra in contatto coinvolge, tra gli altri, anche dati sensibili. Pertanto, una conversazione con ChatGPT può contenere anche informazioni sensibili: il dibattito attuale riguarda l’eticità di questa tecnologia e come renderla più rispettosa della privacy delle persone. 

Potenziali pericoli e minacce 

ChatGPT pone una serie di potenziali problemi, legati a un utilizzo etico e responsabile di tale strumento. Molti professionisti, infatti, temono l’intelligenza artificiale conversazionale poiché, trattandosi di uno strumento innovativo in grado di offrire una buona qualità e tempistiche ridotte per lo svolgimento di attività routinarie, considerano il proprio lavoro a rischio. 

Non tutti possono accedere a tale strumento e ciò potrebbe incrementare le disuguaglianze già tuttora esistenti tra i lavoratori, legate alla mancanza delle medesime opportunità e dei vantaggi di ChatGPT. Inoltre, utilizzare eccessivamente i modelli di AI conversazionale potrebbe comportare una possibile perdita, a lungo termine, delle capacità decisionali e del pensiero critico. 

Infine, i modelli di AI conversazionale come ChatGPT possono essere utilizzati in modo improprio dai malintenzionati per diffondere notizie false o per l’esecuzione di possibili attacchi informatici. 

Ci sono differenze tra ChatGPT e altre intelligenze artificiali? 

Ciò che distingue ChatGPT dagli altri modelli di AI conversazionale è, innanzitutto, la sua dimensione e la sua portata. Trattandosi di un modello particolarmente ampio, ChatGPT dispone di migliaia di parametri e vanta una capacità di creazione del testo impiegando molteplici formati e stili. In tal senso, ChatGPT risulta essere particolarmente adeguato ad applicazioni che necessitano flessibilità e variabilità.

ChatGPT si distingue per l’approccio flessibile e aperto, che gli permette di offrire risposte innovative agli input forniti dall’utente. Pertanto, questo strumento risulta adatto anche ad applicazioni che necessitano di maggiore originalità per lo sviluppo dei testi. 

Infine, ChatGPT può essere impostato su un set di dati o per attività specifiche in modo da ottimizzarne le prestazioni di dominio, e consente l’esecuzione di controlli avanzati che permettono all’utente di personalizzarne il funzionamento e gli output. 

Uno dei modelli di AI conversazionale più impiegato, oltre a ChatGPT, è Bing Chat. Vediamo in breve le differenze tra i due strumenti:

  • ChatGPT è stato sviluppato da OpenAI ed è basato sul modello di linguaggio GPT-3, addestrato su immense quantità di dati provenienti da Internet. Risulta particolarmente efficiente per la scrittura di contenuti coerenti, comprensibili e di qualità. Può essere impiegato per diverse applicazioni (generazione testi, assistente alla scrittura, risposte a domande specifiche), ed è disponibile online in diversi format (alcuni dei quali gratuiti). Per accedere a questo strumento occorre semplicemente una connessione Internet;
  • Bing Chat. È stato sviluppato da Microsoft e si basa sulla tecnologia di questo gigante dell’industria tecnologica. Può sfruttare l’integrazione con altre piattaforme/servizi Microsoft. Vanta importanti capacità in termini conversazionali e abilità d’interazione con gli utenti mediante piattaforme Microsoft. Viene utilizzato spesso insieme ad applicazioni aziendali e all’interno dell’ecosistema Microsoft per migliorare le interazioni interne a un’organizzazione e il servizio di assistenza clienti. Essendo parte integrante dei servizi offerti da Microsoft 365, è necessario un abbonamento per fruire di Bing Chat. È stato progettato principalmente per un uso aziendale, pertanto potrebbe necessitare di una configurazione avanzata. 

In ogni caso, per avere un’idea precisa e completa delle soluzioni differenti c’è un articolo su questo blog che descrive proprio le diverse (e ovviamente migliori) alternative a ChatGPT.

Trucchi per usare in modo migliore ChatGPT

Come utilizzare al meglio ChatGPT? È utile seguire alcune linee guida e best practice per poter trarre eccellenti risultati da questo strumento. Infatti, è bene:

  • evitare ambiguità o frasi troppo generiche nella formulazione dei prompt. È imprescindibile, infatti, formulare domande chiare;
  • fornire un contesto coerente con la risposta desiderata;
  • utilizzare un linguaggio diretto e semplice, per evitare possibili fraintendimenti;
  • testare i vari prompt per comprendere quale sia il migliore, apportando migliorie finché non si ottiene il risultato desiderato;
  • delimitare il perimetro d’azione, chiedendo informazioni mirate rispetto a un argomento specifico;
  • utilizzare esempi specifici nei prompt;
  • personalizzare il pattern affinché sia possibile ricevere una risposta che tenga conto della personalità o del punto di vista di chi scrive il prompt;
  • affinare le domande iniziali, presentando domande di approfondimento per poter ottenere risposte più sofisticate;
  • fornire un template in modo che lo strumento organizzi la risposta in base alla struttura desiderata;
  • sperimentare lo zero-shot prompting, guidando ChatGPT nell’attività di classificazione di nuove categorie o nell’esecuzione di compiti per il quale non è stato addestrato;
  • sperimentare il chain-of-througt prompting, il quale consente di ottenere spiegazioni step by step su problemi complessi. In questo modo è possibile comprendere, in maniera approfondita, come ChatGPT ha risolto il problema o ha operato una determinata decisione. 

Bisogna considerare, inoltre, che questa realtà è in continua evoluzione. Ad esempio, tra le novità di ChatGPT abbiamo la possibilità di realizzare dei visual partendo sia da testi che da altre immagini. Le quali possono essere utilizzate anche per ottenere delle indicazioni precise. Due esempi concreti: puoi caricare uan foto di un locale e chiedere di ottenere una descrizione da inserire sul sito web; se hai un ecommerce hai la possibilità di interrogare ChatGPT per avere delle foto realistiche con oggetti indossati o utilizzati.

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