Chi si occupa dell’ottimizzazione delle risorse nelle aziende manifatturiere deve guardare con estrema attenzione al mondo dei software APS, acronimo di Advanced Planning & Scheduling. Come suggerisce il nome, stiamo parlando di sistemi avanzati che consentono di pianificare ogni dettaglio dell’attività.
Queste aziende – che in Italia rappresentano un settore fondamentale dell’economia nazionale – sposano a pieno titolo l’attività di lean organization. Vale a dire l’organizzazione snella del lavoro che punta a:
- ottenere il massimo,
- con risorse ridotte.
Questo avviene riducendo frizioni, movimentazioni inutili, produzioni in eccesso rispetto alla necessità. Tutto viene ottimizzato al massimo per raggiungere la perfezione. In questo equilibrio si inseriscono anche gli APS software. In che misura? Di cosa stiamo parlando esattamente? Ecco tutto quello che devi sapere per iniziare.
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Cos’è APS (Advanced Planning & Scheduling)
Con l’acronimo APS intendiamo un software potente e versatile che viene utilizzato per pianificare sul lungo periodo e schedulare in tempi ristretti le attività produttive di un’azienda.
La centralità nell’industria manifatturiera emerge con forza dato che, per questo tipo di attività, è fondamentale fare previsioni attendibili rispetto alle produzioni da sostenere.
Questo tipo di programma, infatti, si basa su potenti algoritmi matematici che consentono di simulare l’intera attività di una fabbrica e guidare le scelte dei responsabili in modo da minimizzare i rischi. E massimizzare i possibili introiti con aumenti importanti di fatturato.
Grazie a questi programmi puoi ridurre i tempi di attesa per far partire una determinata produzione e lavorare solo su un numero limitato di prodotti in modo da evitare magazzino superfluo. Questi sono solo due esempi per capire quanto siano essenziali i programmi APS per ottimizzare pianificazione e programmazione della produzione manifatturiera.
Funzioni e caratteristiche di questi sistemi
Per comprendere la centralità di un sistema APS in azienda può essere utile fare una prima analisi delle sue peculiarità. In sintesi, cosa fa questo software per essere così utile negli equilibri dell’industria manifatturiera? In primo luogo, grazie a questi tool raffinati puoi fare delle previsioni degli scenari futuri.
Gli APS di nuova generazione, infatti, sono sistemi per la pianificazione e la schedulazione che ti permettono di creare piani di produzione valutando variabili complesse come la capacità interna, le risorse, il budget, il tempo, le commesse e la disponibilità dei materiali.
In questo equilibrio, puoi simulare diversi scenari in modo da poter prevedere evoluzioni differenti del tuo lavoro. Sminando eventuali minacce e preparando l’azienda a un confronto diretto con determinate minacce che magari sono emerse in fase di analisi SWOT.
Vuoi maggior precisione per determinare le caratteristiche di un software APS? L’ottimizzazione della sequenza relativa alle attività produttive è al centro del nostro interesse dato che un APS ti permette di individuare le combinazioni ideali per ogni gruppo di lavoro, in modo da gestire in modo efficace:
- Ordini.
- Consegne.
- Carichi di lavoro.
Con il suo contributo, ad esempio, hai la possibilità di rivedere rapidamente le operazioni da svolgere e i dati a disposizione in modo da adeguarsi a eventuali evoluzioni degli scenari dipesi cambiamenti nelle condizioni, interruzioni, evoluzione della domanda dei clienti – sia in termini positivi che negativi – o nuovi scenari geopolitici che interessano le materie prime.
Quali sono le caratteristiche tecniche?
In primo luogo, un programma APS deve poter contare su algoritmi di calcolo potenti per elaborare le simulazioni di scenari what-if. Ovvero, per permettere ai responsabili di immaginare delle situazioni reali.
Questo in modo da studiare la risposta ideale. Molto importante la presenza di un meccanismo di Closed Loop (closed-loop controller o feedback controller, definizione su Wikipedia) per verificare la fattibilità della risposta fase dopo fase. In questo modo si può lavorare solo su piani concreti.
Altro dettaglio che non può mancare è la velocità dell’elaborazione che consente al software di essere usabile anche di fronte a calcoli elaborati. Senza dimenticare uno dei punti fondamentali da valutare quando si valuta l’acquisto di un APS: la personalizzazione.
Le aziende manifatturiere non sono tutte uguali e poter intervenire per customizzare il software resta un valore aggiunto da non dimenticare nella riflessione commerciale.
I vantaggi per un’azienda che usa APS
I costi (o meglio, gli investimenti) per un software Advanced Planning & Scheduling non sono indifferenti se valutiamo prezzi del programma e del personale per ottimizzarlo e gestirlo. Però è indubbio che ci sono dei benefit importanti per le aziende che sanno come sfruttare al meglio le potenzialità di questi strumenti:
- Pianificazione avanzata delle risorse necessarie.
- Evoluzione rapida di fronte alle novità e agli imprevisti.
- Riduzione importante dei costi diretti e indiretti di produzione.
- Definizione di un servizio clienti adeguato al contesto.
- Maggior efficienza delle risorse produttive e della supply chain.
Tutto questo è vero se alla base c’è un lavoro di integrazione tra il software APS e gli altri programmi di un’industria manifatturiera. Come, ad esempio, l’ERP e i MES. Vale a dire i ben noti sistemi Enterprise Resource Planning e Manufacturing Execution Systems.
Esempi di integrazione tra i software
Noi sappiamo che questa integrazione virtuosa tra piattaforme può migliorare la catena di approvvigionamento, ottimizzare la pianificazione della produzione e facilitare la collaborazione tra i reparti.
Qualche esempio concreto? Se consideriamo che il MES è un sistema di esecuzione della produzione e l’ERP viene usato per gestire le attività quotidiane di un’azienda come la contabilità e il project manager, possiamo ipotizzare uno scenario in cui un cambio delle risorse disponibili si sincronizzi in modo armonico.
Ad esempio, l’ERP segnala una diminuzione delle materie prime, l’APS ridefinisce il piano di produzione per attutire o annullare l’impatto negato. Il MES assicura che tutto funzioni nel concreto dopo questa rielaborazione delle possibilità nella catena di produzione.
Altro caso concreto di integrazione. Il Manufacturing Execution Systems registra un aumento dei difetti durante la produzione di un bene e invia i dati ai due software collegati.
L’ERP analizza e trova le cause, l’APS modifica i piani di produzione per fare in modo che il contesto non impatti sul lavoro. Questo può avvenire con azioni ben delineate come il cambio dei fornitori o le verifiche sugli standard qualitativi o di sicurezza interna.
Integrazione degli APS: strategie e approcci
I programmi devono esser ein grado di dialogare e collaborare al meglio. Cosa significa? Chiaramente, è sempre utile parlare di integrazione tra i vari software per le industrie manifatturiere come:
- APS.
- ERP.
- MES.
Ma quali sono gli approcci da seguire? Di sicuro bisogna puntare sulle interfacce di programmazione delle applicazioni, le API. Sono insieme di regole protocolli che consentono ai vari sistemi di interagire, scambiarsi richieste e risposte con una semplicità unica e un vantaggio essenziale: la praticità.
Uno dei metodi per gestire le integrazioni: RESTful API. Sono quelle che usano HTTP per la comunicazione e JSON o XML per la rappresentazione dei dati. Però c’è anche SOAP, protocollo basato su XML per la comunicazione tra applicazioni attraverso HTTP o SMTP.
Meglio REST o SOAP? Si animano scontri ideologici tra chi preferisce una o l’altra soluzione. Di base, REST è più semplice e leggero ma SOAP ha basi solide ma la possibilità di supportare più formati a volte permette a REST di avere una marcia in più. Anche se la scelta dipende dal contesto.
Lo stesso vale per il confronto tra REST e GraphQL. Non c’è una superiorità tra queste alternative, serve solo una giusta consapevolezza per utilizzare gli strumenti ideali. E questo passaggio può garantire solo la consulenza di un’azienda che si occupa di infrastrutture software per aziende manifatturiere.
